Pubblicato il 02/06/2016
Esistono 2 modi per attirare l’attenzione dei potenziali clienti online:
- un modo costoso, freddo, distaccato e insicuro
- un modo più economico, coinvolgente, che dà più conversioni
Nel linguaggio del web marketing questi 2 metodi prendono rispettivamente il nome di:
- outbound marketing
- inbound marketing
Due parole sull’outbound marketing
Una classica definizione di outbound marketing è “la forma tradizionale di marketing in cui un’azienda avvia la conversazione e invia il suo messaggio a un pubblico”. In parole povere l’azienda va a caccia di clienti. Ma come? Con i metodi tradizionali, appunto:
- pubblicità in TV e alla radio
- pubblicità su giornali e riviste
- volantini
- campagne email
- annunci pubblicitari nel web
- telemarketing
Tutti noi abbiamo familiarità con questo tipo di marketing, perché lo vediamo da sempre. A dire la verità siamo anche infastiditi da questo marketing, perché spesso è invasivo e non corrisponde alle nostre reali esigenze. Soprattutto questo metodo si rivela quasi sempre fuori luogo, l’azienda cioè sbaglia i tempi, non invia questi messaggi quando ne abbiamo bisogno, ma quando conviene all’azienda stessa, ossia quando può diffondere il suo messaggio pubblicitario a più persone possibili e quindi convertire.
L’inbound marketing spiegato in modo chiaro
Al contrario dell’outbound marketing, l’inbound marketing si focalizza sui reali bisogni dei potenziali clienti, concentrando i suoi sforzi in una ricerca di questi bisogni, creando contenuti efficaci in grado di far conoscere e apprezzare ciò che fa l’azienda e andando a cercare i suoi clienti nei luoghi virtuali da loro frequentati: i social media e il web in generale. Questo significa soltanto una cosa: l’inbound marketing funziona perché raggiunge il cliente quando è pronto per acquistare prodotti e servizi. L’inbound marketing è il nuovo aspetto del marketing, che oggi raggiunge risultati migliori delle vecchie tecniche di marketing. Questa nuova forma di marketing prevede la creazione di buoni contenuti online allineati con gli interessi reali delle persone per far sì che si avvicinino all’azienda in modo naturale. Mentre con l’outbound marketing era l’azienda ad andare direttamente dal cliente, con l’inbound marketing accade il contrario: è il cliente a cercare l’azienda.
Outbound e inbound marketing a confronto
L’outbound marketing è anche una forma di “interruption marketing”, un marketing basato sull’interruzione. Ma che cosa significa realmente? Queste tecniche di marketing usano mezzi di comunicazione con un larghissimo seguito – come la TV e i quotidiani, per esempio, ma anche il telemarketing ricade nell’interruption marketing – e periodicamente interrompono ciò che stiamo leggendo, vedendo o facendo per propinarci un messaggio pubblicitario non richiesto. L’inbound marketing è invece definito permission marketing (termine inventato da Seth Godin), perché è appunto una forma di marketing che si basa sul permesso del cliente, quindi tutte le informazioni di marketing avvengono con il consenso anticipato del cliente. Il permission marketing prevede due aspetti importanti:
- l’azienda deve comunicare tramite i mezzi di comunicazione consentiti dal cliente
- l’azienda deve rispondere alle domande dei potenziali clienti, anticipandole e diffondendole nel web
Come funziona l’inbound marketing
- Creare contenuti interessanti: è chiamato content marketing, ossia un marketing basato sulla produzione di contenuti utili alle persone – come articoli di blog, ebook, infografiche, video, guide – per portare traffico al sito aziendale e conquistare e fidelizzare i clienti.
- Trovare persone potenzialmente interessate ai propri prodotti e servizi: fare in modo che quei contenuti siano trovati dalle persone che ne hanno davvero bisogno.
- Trasformare questi visitatori in clienti: coltivare le relazioni fra azienda e potenziali clienti e creare un rapporto di fiducia duraturo nel tempo.
- Analizzare i risultati: l’ultimo passaggio ti permette di scoprire a cosa hanno portato i tuoi sforzi. Misurando le conversioni potrai capire cosa migliorare nelle tue tecniche di inbound marketing.
Perché devi investire sull’inbound marketing
- L’inbound marketing ti dà innanzitutto la possibilità di raccogliere dati e scoprire cosa ha funzionato e cosa no nella tua strategia.
- Ti permette di migliorare questa strategia e quindi di convertire di più.
- Ti fa avvicinare sempre più alle esigenze e ai bisogni dei tuoi clienti, guadagnandone la fiducia.
- Ti avvicina al cliente, perché abbatte le barriere che ha innalzato l’outbound marketing. Con l’inbound marketing hai un contatto e un dialogo continui coi tuoi clienti.
Gli studi hanno dimostrato che per acquisire un solo potenziale cliente con l’inbound marketing le aziende spendono oltre il 60% in meno di quanto spendevano prima con l’outbound marketing. E grazie al monitoraggio e all’analisi dei risultati quei costi possono essere ulteriormente ridotti.