Pubblicato il 11/02/2016
Hai sentito il bisogno di farti realizzare il sito aziendale. Hai trovato una web agency affidabile e sei finalmente online. Per molti clienti è sufficiente questo per essere presenti nel web e trovare clienti.
In realtà, un sito aziendale va curato, va gestito in modo costante. Nessuna azienda trascura il proprio ufficio, come nessun commerciante trascura il proprio negozio. Siamo abituati a trovare uffici e negozi in ordine, puliti, con la merce esposta e sempre rinnovata e il personale disponibile.
Un sito non è assolutamente diverso: ha bisogno di cure come un ufficio e un negozio. Nessun cliente entrerebbe mai, né comprerebbe mai, in un negozio trascurato e polveroso, con merce vecchia e articoli mancanti. Per un sito il discorso è identico.
Quando un sito sembra abbandonato
Ci sono molti sintomi che fanno capire a un utente – e quindi a un potenziale cliente – che un sito aziendale è stato trascurato. Oggi gli utenti sono molto più esperti di un tempo e sanno riconoscere in pochi istanti se un sito – e quindi unʼazienda – può dar loro fiducia o meno.
- Catalogo prodotti non aggiornato: capita spesso nei siti delle case editrici, ma questo problema si riscontra anche nei siti di altre aziende. È uscito un libro, è presente nelle librerie, anche in quelle online, ma nel catalogo del sito quel libro manca.
- Pagine dei servizi con testi vecchi di anni: il copywriting di un sito non va mai sottovalutato. Leggendo un testo si possono riconoscere parole cadute in disuso o una scarsa ottimizzazione delle pagine. Ma capita anche che unʼazienda abbia rinnovato i propri servizi o che non ne offra più alcuni.
- Dati aziendali non aggiornati: la società o il negozio ha cambiato zona, ma nel sito sono ancora riportati i vecchi dati.
- Pagine non trovate: sono state cancellate o è stato modificato lʼurl e nessuno ha pensato a reindirizzare quelle pagine.
- Articoli del blog che risalgono a mesi o anni fa: il blog è lʼelemento più evidente, perché gli articoli sono datati e leggere nel 2016 lʼultimo post risalente magari a marzo 2015 non fa una bella impressione.
- Grafica sorpassata: è difficile crederci, ma esistono ancora siti con grafiche anni ʼ90. Il web design si evolve, si veste di nuove tendenze, abbraccia le ultime tecnologie e quindi va rinnovato periodicamente.
- Piattaforma obsoleta: i siti in flash ormai sono passati di moda, ma soprattutto non sono mai stati accessibili né usabili. In più, oggi è nato il responsive web design, per adattare i siti a qualsiasi dispositivo mobile.
- Immagini senza qualità: le immagini, specialmente le foto dei prodotti, devono essere professionali. Vedere immagini sgranate, mal posizionate nella pagina denota una scarsa attenzione verso i propri prodotti e servizi offerti.
Come usare il tuo sito e soddisfare il cliente
Saper usare il proprio sito significa far funzionare quel sito: un sito aziendale deve vendere, anche se non direttamente. È comunque lʼimmagine dellʼazienda, o del libero professionista, nel web.
Ma come va usato un sito? Cosa deve fare il cliente con il suo sito aziendale?
Il primo passo da seguire è contattare una web agency per avere unʼanalisi accurata dello stato del sito e capire cosa bisognerà cambiare. Forse il sito necessita di un restyling grafico, o strutturale o contenutistico. O bisogna adattarlo alla navigazione da cellulare. O va affiancato a un blog aziendale.
Ma alcune operazioni sono a carico del cliente. O comunque sono di sua diretta responsabilità.
- Catalogo dei prodotti: lʼaggiornamento del catalogo di un sito di commercio elettronico è un lavoro periodico. Inizialmente è unʼagenzia web a creare il catalogo e a riempirlo con un certo numero di prodotti di partenza. Ma lʼinserimento di nuove schede prodotto è unʼoperazione semplice che può fare il cliente da sé, istruito dalla sua web agency.
- Articoli del blog: per aggiornare un blog lʼazienda può scegliere un blogger che scriverà i post oppure un corso di formazione per imparare a gestire da sé il proprio blog aziendale e aggiornarlo periodicamente. In tutti e due i casi lʼazienda dovrà monitorare gli articoli del blog, rispondendo a eventuali commenti e condividendo i post sui suoi profili sociali.
- Contatti dal sito: se sembra scontato, in realtà non lo è. Qual è un tempo accettabile per ricevere una risposta? Secondo noi una manciata di ore, al massimo 3 o 4, se si riceve lʼemail nelle ore lavorative. Ma oggi esistono i dispositivi mobili, quindi mi azzardo a dire che quel tempo massimo vale quasi a qualsiasi ora.
Non abbandonare il tuo sito. Abbandonarlo significa trascurare la tua attività lavorativa. Significa quindi non vendere, essere superati dalla concorrenza, perdere clienti.